giovedì 27 dicembre 2012

Le famiglie in rete di Pax Christi a Barbiana (7-9 Dicembre 2012)





Dopo un'avventurosa passeggiata in mezzo alla neve, abbiamo raggiunto la scuola di Barbiana e incontrato Agostino, un allievo di don Milani che ci ha raccontato di lui provando a farci immergere nella quotidianità degli alunni del priore.
Ci piace pensare che il modo in cui siamo arrivati a Barbiana un po' assomigliava a quello vissuto il primo giorno da don Lorenzo.


 C'era chi già conosceva don Milani e chi ne aveva solo sentito parlare ma dopo la chiacchierata con Agostino siamo rientrati alla casa per la Pace carichi di voglia di confrontarci assieme sugli insegnamenti del priore di Barbiana che ancora oggi ci interrogano e mettono in discussione.

Il lancio dei lavori del pomeriggio è avvenuto con un bel gioco in “stile don Milani” vedendo coinvolti ragazzi e adulti sui termini della pace e i loro opposti.
Ecco elencati in ordine le parole di Pace dei bambini/ragazzi:

Amore 6 volte
Amicizia 4 volte
Condivisione 3 volte
Uguaglianza 3 volte
Felicità 3 volte
Fiducia 2 volte
Giustizia 2 volte
Dialogo 2 volte
Perdono 2 volte
Unione 2 volte
Accoglienza
Famiglia
Comprensione
Solidarietà
Bontà
Aiuto
Verità
Simpatia
Gentilezza

Con gli appunti di Siriana (già postati sul Blog) ci siamo divisi in due gruppi: adulti coordinati da Siriana e bambini/ragazzi guidati da Sonia.

Il lavoro del gruppo degli adulti è stato sapientemente raggruppato su questi tre cartelloni:


























Questa invece la sintesi del lavoro dei i ragazzi:

Dopo la bella avventura in mezzo alla neve, che ci ha portato a Barbiana, con i ragazzi siamo riusciti, a volte con fatica, ( del resto c'era la voglia di fare anche altro...) a volte con vera concentrazione...
Ho seguito a grandi linee la traccia preparata da Siriana.

La prima domanda è stata: Perché studiate?
  • per sapere
  • per avere un futuro
  • per obbligo
  • per sapere tante cose
  • per avere bei voti in pagella
  • per sentirsi realizzati
  • per scrivere storie
  • per divertimento
  • per trovare amici
  • per perdere tempo
  • per fare felice la maestra
  • per superare i propri limiti
  • per conoscere altri paesi e il mondo
  • per imparare a scrivere, leggere, contare
  • per fare i compiti che ha soffiato il lupo (Marco!!!)
Cosa vorresti fare da grande?
  • Psicologa, interpretazione del disegno infantile
  • Prof di ginnastica
  • Prof di italiano
  • Veterinaria (due scelte)
  • Architetto (due scelte)
  • Ingegnere meccanico
  • Stilista
  • Astronauta e scrittrice
  • Costruttore di robot.
Rimane aperta la domanda se il tipo di attività lavorativa che i ragazzi vorranno intraprendere, abbia un fine grande ed onesto, cioè ad esempio “da grande vorrei diventare una psicologa per aiutare....

Dedicarsi al prossimo: in classe, tra i tuoi amici hai notato comportamenti emarginanti, verso chi? Come ti poni? Come aiuti chi è in difficoltà?
Quasi tutti i ragazzi hanno raccontato episodi di compagni emarginati per vari motivi: ragazzi aggressivi in classe a causa di grossi problemi di relazione con i genitori; ragazzi originali che vestono abiti diversi da quelli proposti dal gruppo; situazione di povertà che porta all'emarginazione; situazioni di isolamento nel gruppo perché desiderano lavorare tranquillamente mentre il resto della classe chiacchiera.
In linea di massima ( a parte due interventi) tutti hanno espresso la difficoltà a prendere una posizione in difesa del compagno “debole” o a ribellarsi ai compagni che impongono cattivi comportamenti in classe. E' più facile stare dalla parte del gruppo, per evitare di essere presi di mira ed essere messi da parte. E' difficile anche affrontare i professori che puniscono l'intera classe per colpa di qualcuno. Si temono conseguenze. La peggiore conseguenza è essere presi in giro.
C'è stato un intervento che sosteneva con forza il prendere una posizione giusta nei confronti del compagno emarginato e un racconto di un essersi messo dalla parte del debole che ha dato soddisfazione, perché era giusto così.

Cosa vuol dire Giustizia, essere uguali?
Avere gli stessi diritti per tutti
Se tutti abbiamo gli stessi diritti, viviamo la Giustizia
Diritti e Doveri per tutti
La Giustizia è riconoscere i diritti e i doveri di tutti
Giustizia è ammettere di aver sbagliato.

Dopo aver tentato di spiegare il senso della frase di don Milani “l'obbedienza non è più una virtù”,

Che cosa disobbedire?
Disobbedire quando non c'è logica nelle cose che mi obbligano a fare
Disobbedire alle persone che mi chiedono le cose in modo scortese
Disobbedire al papà...

Che cosa è I CARE?
La Famiglia
le persone che ti aiutano e ti stanno accanto
le sorelle.

I CARE....domande alla fine del lavoro di gruppo con i ragazzi.

A scuola mi impegno:
  • Stare attenta alle lezioni
  • Capire le compagne che stanno male
  • Fare le canzoni di Natale
  • Non fare nulla
  • Conoscere nuove cose e il mondo circostante
  • Studiare
  • Ascoltare e capire
  • Essere sempre migliore per essere fiera di me
  • Aiutare il prossimo
  • In antologia
  • Prendere bei voti
  • Aiutare i compagni in difficoltà
Con gli amici mi impegno a:
  • Essere più cortese
  • Condividere con i compagni
  • Per la recita di Natale
  • Giocare
  • Approfondire l'amicizia
  • Aiutare gli altri bambini con problemi
  • Essere simpatica e fedele come amica
  • Essere onesta
  • Non litigare ed essere più comprensiva
  • Essere sincera e non dire dire segreti
  • Non litigare
Vorrei che la mia famiglia si impegnasse:
  • Essere più unita con quelli come mio fratello
  • Amare le persone che non conosciamo
  • A disegnare
  • Essere più comprensiva
  • Vorrei che i miei genitori mi aiutassero con i lego
  • Accudirmi e naturalmente coccolarmi
  • Darmi l'affetto che merito
  • Capire e andare d'accordo
  • Essere normale
  • Non sprecare acqua e spegnere le luci
  • Aiutarmi quando ho bisogno di loro
  • Stare in pace
Vorrei interessarmi:
  • Difendere gli altri ma ho paura di essere emarginata e presa in giro
  • Far fare silenzio in classe ma non mi ascoltano
  • Fare giustizia cercando di superare le paure
  • L'arte e le mie passioni, ma capisco che certe volte è difficile raggiungere i propri scopi
  • Studiare, laurearmi e diventare una veterinaria, ma ancora è presto, potrei cambiare idea
  • Pensare anche ai doveri
  • Sconfiggere le ingiustizie del mondo circostante...è molto difficile perché sommerso di pregiudizi
  • Alla scuola, ma non voglio farlo
  • Disegnare e anche fare altre cose
  • Studiare anche se ho qualche difficoltà
  • Pace e guerra (le differenze più grandi) ma senza essere ossessiva
  • Sapere meglio l'inglese, ma non ho voglia di studiarlo
Per fare un passo verso la pace e la giustizia io mi propongo:
  • Essere più rispettosa
  • Vorrei non esistesse più la guerra, la povertà e il dolore
  • Unirci tutti e lottare la guerra
  • Volere bene a tutti
  • Aiutare il prossimo
  • Che nessuno faccia più la guerra
  • Restare sempre uniti anche se a volte si può litigare
  • Fare in modo che ci sia uguaglianza, perché se c'è l'uguaglianza c'è giustizia e se c'è giustizia c'è pace
  • Dare tutto l'amore e l'aiuto ai compagni che hanno problemi, anche ai poveri
  • Prendere meno in giro mia sorella e cercare di chiarirmi senza litigare
  • Dire sempre la verità, aiutare gli altri senza avere paura
  • Aiutarsi a vicenda senza litigare

Cosa ci portiamo a casa?
  • la gioia di questo nuovo incontro;
  • ricerca della verità: la fatica della ricerca della verità, ma anche la gioia della scoperta;
  • l’amicizia, lo stare di mio figlio con gli altri;
  • il tuffarsi in Don Milani, consapevolezza dell’importanza dell’impegno nella politica;
  • la voglia di leggere don Milani;
  • l’importanza della relazione, del “tirare fuori” il meglio;
  • le emozioni: bellezza dello stare insieme a tutte le età, importanza della bellezza nelle persone e negli avvenimenti;
  • il desiderio di continuare ad esplorare le parole di Don Milani;
  • l’armonia, la condivisione, lo stimolo di Don Milani ad impegnarsi per una società più giusta ed equilibrata;
  • la certezza che c’è la possibilità di realizzare i propri sogni, la lezione di Don Milani è : nonostante la situazione, fare della nostra vita un capolavoro;
  • l’uso del tempo, non sprecarlo, I care, prendersi a cuore i progetti, dare un senso al nostro tempo;
  • la speranza ritrovata …;
  • la fatica della salita, di prendere delle decisioni insieme;
  • la tenacia di voler salire a Barbiana;
  • la fatica ma anche la gioia di aver raggiunto l’obiettivo;
  • incompiutezza ma anche sfida di provare a fare chiarezza;
  • i testimoni sono dimenticati, anche adesso vengono esiliati in montagna; la necessità di ritrovarci per dare un contributo alla Chiesa;
  • la soddisfazione di essere arrivati a Barbiana, un pezzo di Chiesa con la C maiuscola;
  • la scoperta della bellezza anche nelle cose difficili;
  • il tempo: è un peccato sprecarlo;
  • il mettere al centro l’uomo;
  • la scuola non finalizzata solo a trovare lavoro, ma all’uomo;
  • il senso di un cammino;
  • la fatica e la bellezza della fatica di costruire sempre nonostante i dolori, gli ostacoli …;
  • un nuovo sguardo da rivolgere ai miei alunni; attenzione e scoperta dei loro talenti;
  • bellezza del ritrovarsi tra famiglie;
  • la bellezza dell’avventura;
  • la sfida di comunicare all’esterno,c ostruendoci prima noi;
  • la bellezza respirata in questi giorni, bellezza della condivisione, di vedere famiglie intere che si portano il futuro con loro per tentare di rendere il mondo più inclusivo, preferendo alle “O” le “E”, dando valore alle realtà diverse che ciascuno vive per condividerle;
  • il bello di questi momenti.

Arrivederci …

prossimo appuntamento
alla casa per la Pace di Impruneta (FI)
il 12-14 aprile 2013

venerdì 7 dicembre 2012

In famiglia a Barbiana 7-9 dicembre

  1. Cercasi un fine onesto, grande, giusto

Cercasi fine onesto.
Cercasi un fine.
Bisogna che sia onesto. Grande. Che non presupponga null’altro che d’essere uomo. Cioè che vada bene per credenti e atei.

Cercasi fine ultimo
Il fine giusto è dedicarsi al prossimo.
E  in questo secolo come vuole amare se non con la  politica o col sindacato o con la scuola?
Siamo sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte.
Contro i classisti che siete voi, contro l’analfabetismo, il razzismo, le guerre coloniali
(Lettera a una professoressa)

Come può la scuola testimoniare l’amore al prossimo e preparare i ragazzi a dedicarsi al prossimo?
Come il lavoro può essere testimonianza di amore al prossimo?
C’è qualche nostro atteggiamento verso la scuola o gli amici dei nostri figli che potremmo migliorare?
E nel lavoro?

 

2. Giustizia è essere  uguali. Le pari opportunità

Fine immediato
Ma questo è solo il fine ultimo da ricordarsi ogni  tanto.
 Quello immediato da ricordarsi minuto per minuto è d’intendere gli altri e farsi intendere.

 Finchè il povero  conosce 100 parole e il ricco 1000, il povero resterà sempre schiavo. Diamo anche ai poveri mille parole e, siccome il diritto è dalla loro parte, la ragione se la sapranno fare.”

Sovrani
Perché è solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui.
 (Lettera a una professoressa)

La scuola che boccia è come un ospedale che cura i sani e trascura i malati

Art. 3 Costituzione
 ( Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.)
Condivisione:
Cosa significa che la lingua rende “ uguali”?
Chi sono i “barbianesi” di oggi? Quali pari opportunità realistiche possono o potrebbero trovare a scuola?
Come la scuola può favorire l’uguaglianza rispettando le diversità?

3. L’obbedienza non è più una virtù






 

Lettera ai giudici

 Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l'obbedienza non è più ormai una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l'unico responsabile di tutto.
 A questo patto l'umanità potrà dire di aver avuto in questo secolo un progresso morale parallelo e proporzionale al suo progresso tecnico”.
La scuola siede tra il passato e il futuro e deve      averli            presenti entrambi. E' l'arte delicata di condurre i ragazzi sul filo del rasoio: da un lato formare il senso della legalità, dall'altro la volontà di leggi migliori, cioè il senso politico ...

4. Educare ad una società migliore

 E allora il maestro deve essere per quanto può profeta, scrutare i segni dei tempi, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che vedranno chiare domani”

  

5. I care

“Dovevo ben insegnare come  il cittadino reagisce all’ingiustizia  […]. Come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto.
Su una parte della nostra scuola c’è scritto grande: “I care”. E’ il motto intraducibile dei giovani americani migliori. “Me ne importa, mi sta a cuore”. E’ l’esatto contrario del motto fascista “ Me ne frego”.